ACHILLE WILDI
Viaggio in America. La prima graphic novel
MARV Gradara, 20 luglio – 8 settembre
da giovedì a domenica ore 19.00 – 23.00
ACHILLE WILDI (Pesaro 1902-1975), maiolicaro e artista pesarese di cui viene presentata una selezione di pittura, maioliche, disegni e, soprattutto, l’eccezionale ciclo del Viaggio in America, del 1955. Per la sua straordinaria qualità, la collaterale di Wildi è stata inserita nel circuito di Rete della IV edizione della Biennale del Disegno di Rimini.
Figlio di un calzolaio, Achille Wildi dimostra sin da giovanissimo talento artistico, che lo porta a lavorare come ceramista in diverse fabbriche della zona. Negli anni Trenta inizia a viaggiare, spostandosi tra Parigi, Milano e le Marche; dopo la Seconda Guerra Mondiale, trascorre lunghi soggiorni negli Stati Uniti e ad Haiti, guadagnandosi l’epiteto di “dandy giramondo di provincia”. Fino a tempi recenti, Wildi era noto soprattutto come autore di alcuni dipinti, ceramiche di altissime qualità e alcuni disegni, in parte pubblicati nel corso degli anni Ottanta e Novanta. Nel 2012, un collezionista privato di Pesaro riscopre quello che è senza dubbio il suo capolavoro: un album di 162 disegni, eseguiti durante il viaggio negli Stati Uniti del 1955 e pensati per illustrare il volume di viaggio Appuntamento a Santa Barbara, edito in tiratura limitata a Pesaro presso il tipografo Nobili nel 1958. Il libro nasceva, quindi, come volume illustrato di viaggio, secondo un formato innovativo e che, grazie all’aggiunta di piccoli frammenti di testo in calce alle immagini, può essere individuato come un antesignano delle prime graphic novel americane, risalenti all’inizio degli anni Sessanta. La qualità altissima dei disegni viene immediatamente notata e apprezzata da esponenti di spicco del mondo della cultura come Antonio Faeti, Pupi Avati, Giuliano Vangi, Alberto Zedda e Gianfranco Mariotti, che vi individuano una delle più originali e significative creazioni grafiche del secondo Novecento italiano.
“Nel rapporto provincia-città”- dichiara Antonio Faeti al giornalista Emanuele Coen de L’Espresso – “la collocazione di Wildi non sorprende: anche Mario Nanni e Serio Romiti sono ‘marginali’ anche se veri maestri. Wildi viaggia in America nel 1955, ma in realtà è un autore di graphic novel di oggi, assolutamente nostro contemporaneo, che agisce, si comporta, delinea, contorna, condensa e stilizza, interamente, come i migliori tra i giovani talenti che operano sessant’anni dopo”.