Sansepolcro 1572 – 1622
Incisore
Nato a Sansepolcro nel 1572 e formatosi alla locale bottega della famiglia Alberti, Raffaello Schiaminossi studia a Firenze e Roma. Nel 1595 entra a far parte dell’Accademia del Disegno di Firenze e firma la sua prima incisione no-ta. Fortemente influenzato dalle scoperte tecniche introdotte nel mondo dell’acquaforte dall’artista urbinate Fe-derico Barocci (c. 1533-1612), Raffaello si impone nel primo quarto del Seicento come uno dei più prolifici e ri-chiesti incisori italiani, realizzando fortunate serie di illustrazioni, stampe d’invenzione e copie all’incisione di modelli grafici di maestri come Luca Cambiaso, Bernardo Castello e Luca di Leida.
Artista colto ed eclettico, Schiaminossi contribuisce a sostituire alla tradizione cinquecentesca dell’intaglio a buli-no le nuove possibilità espressive offerte dall’acquaforte. Le sue opere, caratterizzate da un insistito chiaroscuro e un approccio alla lastra libero e vibrante, aprono la strada ai grandi nomi dell’incisione barocca come Giovanni Battista Mercati, Remigio Cantagallina e Jacques Callot.
Tra i suoi cicli di maggior successo, tutti presenti in mostra a Gradara, sono da ricordare le Virtù dell’anima, figu-razioni allegoriche basate sull’Iconologia di Cesare Ripa; le misteriose serie delle Sibille e dei Profeti, omaggio al rinnovato interesse per il Vecchio Testamento che anima lo spirito cattolico di Controriforma; la Verna, originale serie di tavole illustrate in collaborazione con Domenico Falcini che descrivono il luogo teatro delle vicende di San Francesco; e la celeberrima serie degli Schermidori, tavole pubblicate nel 1610 come illustrazioni al Gran simula-cro dell’arte e uso della scherma di Ridolfo Capoferro da Cagli, ancora oggi in uso per lo studio della scherma storica.